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Gnocchi di pane


  Stanchi dei soliti gnocchi di patate o di zucca? Provate a cucinare questa squisita variante preparata con il pane raffermo ammorbidito. Pochi e semplici ingredienti amalgamati insieme creeranno un piatto davvero unico e leggero, da provare e gustare

Ingredienti

per 4 persone

g 200 di pane raffermo
g 500 di SOYADRINK GUSTO CLASSICO VALSOIA
g 60 di OLIO DI SOIA VALSOIA (6 cucchiai)
g 80 di farina
1 cipolla
1 grosso ciuffo di prezzemolo
sale e pepe

Procedimento

In una ciotola lasciate il pane in ammollo in SOYADRINK GUSTO CLASSICO VALSOIA per circa 15 minuti. Mondate e lavate la cipolla e il prezzemolo, quindi tritateli finemente separatamente. 3. Togliete il pane dalla ciotola, strizzatelo e tritatelo.  In un tegame fate rosolare in 3 cucchiai d’OLIO DI SOIA VALSOIA il trito di cipolla e il trito di prezzemolo avendo cura di tenerne da parte 1 cucchiaio, poi unite il pane e lasciatelo rosolare per qualche minuto.Togliete il tegame dal fuoco e lasciate intiepidire.  Mescolate la farina al composto, insaporite con pepe e sale. Formate degli gnocchi della grandezza di una noce.  Lessate gli gnocchi in acqua bollente leggermente salata. Scolateli, versateli in una zuppiera e conditeli con 3 cucchiai d’olio e il prezzemolo tritato rimasto (oppure con una semplice salsa di pomodoro e basilico).

Lasagne con burger surgelati valsoia

g 250 di pasta di semola per lasagne
2 cespi di radicchio trevisano
2 cipolle rosse
ml 200 di CONDISOIA BESCIAMELLA VALSOIA
g 40 di OLIO DI SOIA VALSOIA (4 cucchiai)
g 150 di BURGER SURGELATI VALSOIA
(1 confezione da 2 burger) 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
Sale ,Pepe,

Preparazione

Sbucciate le cipolle, affettatele finemente, mettetele in un tegame con 2 cucchiai di olio di soia valsoia e fatele appassire. Nel frattempo, pulite il radicchio, lavatelo e tagliatelo a striscioline. Unitelo alle cipolle e fatelo rosolare per qualche minuto. Unite i burger surgelati valsoia alle verdure e cuocete tutto insieme per 5-6 minuti avendo cura di girare i burger una volta. Con i rebbi di una forchetta sbriciolate i burger surgelati . Togliete dal fuoco, salate, pepate e aggiungete il prezzemolo tritato. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente leggermente salata aggiungendo 1 cucchiaio di olio di soia  valsoia .Scolatela e mettetela in una pirofila unta con 1 cucchiaio di olio di soia valsoia  a strati alternati con un velo di condisoia besciamella e con le verdure e i burger preparati. 6. Mettete la pirofila in forno caldo a 200 °C e lasciatevela fino a quando la superficie sarà gratinata.

Spuntini a base di fave di cacao intere

Spuntini a base di fave di cacao intere, o utilizza la granella di cacao per i tuoi mix o frullati preferiti. Il cacao crudo ha sicuramente un sapore amaro.Il cacao è la forma originaria del cioccolato, nella sua versione cruda, non lavorata. Questi semi non trattati, detti semi o fave di cacao, possono essere considerati un superfood essendo ricchissimi di antiossidanti, vitamine e minerali essenziali. Per ottenere il cioccolato, che noi tutti conosciamo e amiamo, questi semi o fave di cacao vengono prima tostate per formare il cacao, che poi viene miscelato con lo zucchero e i grassi. Il forte calore durante il processo di tostatura riduce i livelli di antiossidanti nel cacao, riducendo al minimo i potenti benefici salutistici presenti nel cacao grezzo. Per godere al massimo dei benefici dal cacao, ti consigliamo di provare il cacao crudo, non tostato. Benefici per la salute del cacao crudo Il cacao crudo contiene molte importanti vitamine e minerali essenziali, tra cui magnesio, calcio, ferro, zinco, rame, potassio e manganese; - polifenoli chiamati flavonoidi, con proprietà antiossidanti; - vitamine: B1, B2, B3, B5, B9, E; - grassi essenziali per la salute del cuore: acido oleico, un grasso monoinsaturo; - proteine; - fibre. Questi nutrienti presenti nel cacao crudo si traducono in una serie di benefici per la salute. Il cacao crudo può abbassare la pressione sanguigna e migliorare la circolazione, favorire la funzione cardiovascolare, può neutralizzare i radicali liberi, migliorare la digestione, e il benessere sia fisico che mentale.Ci sono molti modi in cui puoi incorporare il cacao crudo nella tua dieta quotidiana. Ti consiglio di provare a immergere le fave intere o la granella di cacao nel miele o nello sciroppo di agave e poi congelarli per ottenere un ottimo spuntino. Ricorda però che il Cacao Criollo è un cacao delicatissimo e con sfumature dolci che eliminano quel senso di amaro degli altri cacao crudi. Mescolalo il cacao crudo nei frullati di frutta. aggiungi le fave intere o la granella di cacao al muesli o alla granola,  aggiungi la granella o la polvere al porridge di avena o allo yogurt, mescola la polvere con latte, latte di soia, di riso, d’avena, di nocciole, di mandorle; aggiungi la polvere di cacao al tuo drink proteico preferito, utilizza la granella di cacao crudo al posto delle gocce di cioccolato nello yogurt, nei pancake, muffin, biscotti ecc. 



Latte di soia e polpettine fatte in casa

ngredienti 

100 g di soia gialla
1 l di acqua
16 g (pari al 2% del peso del latte ottenuto) di zucchero di canna

Preparazione

Prima d’iniziare la preparazione del latte di soia, è importante mettere in ammollo i semi di soia gialla per almeno 1 notte (8-12 ore): in questo modo, i semi si gonfiano e viene facilitata l’estrazione del “latte”. Dopo aver ammollato i semi di soia gialla, scolarli per bene e risciacquarli con acqua bene. A questo punto, versare la soia ammollata ,da 100 g di soia secca si ottengono circa 250 g di soia ammollata, in un mixer con 700-800 ml di acqua; dunque azionare lo strumento fino ad ottenere un “frullato” di soia. In una casseruola capiente versare il liquido ottenuto e, con l’acqua rimanente, sciacquare il contenitore per recuperare tutti gli eventuali residui di soia che sono rimasti intrappolati nel beker. Portare ad ebollizione il tutto per 20-25 minuti: si otterrà una poltiglia molto liquida formata dal latte di soia mescolato alla purea tritata.  Dal momento in cui il liquido e la soia tritata prendono il bollore, si formerà una schiuma che tenderà a fuoriuscire: per evitare ciò, si raccomanda di non coprire la pentola completamente ma di lasciare il coperchio inclinato e di mantenere una fiamma piuttosto dolce, pur assicurando una costante e leggera ebollizione. Lasciar intiepidire il tutto all’interno del contenitore per agevolare la successiva procedura di strizzamento del canovaccio. Preparare dunque uno scolapasta e posizionarlo all’interno di una grossa ciotola capiente. Coprire lo scolapasta con un canovaccio pulito che non odori di detersivo. A questo punto, trascorsi i 20 minuti di cottura, versare il contenuto della casseruola nel canovaccio: in questo modo, il latte di soia finirà nella ciotola sottostante, mentre la purea residua  rimarrà intrappolata nel canovaccio. Questo residuo si po   riutilizzarla per la preparazione di contorni sfiziosi o di polpette croccanti vegane. Per facilitare lo sgocciolamento, è possibile strizzare il canovaccio con le mani: per questa ragione, si consigliava appunto di lasciar intiepidire il liquido nella casseruola prima di filtrarlo. Il latte di soia è dunque pronto per essere consumato. Chi non ama particolarmente il sapore naturale del latte di soia, può addizionarvi un po’ di zucchero di canna. La quantità di zucchero consigliata dovrebbe corrispondere al 2% del peso del latte di soia ottenuto. Da 800 ml di latte, per esempio, sono necessari 16 g di zucchero di canna per ottenere una bevanda estremamente gradevole. In alternativa od in aggiunta è possibile anche tuffare un baccello di vaniglia nel latte.

Per le polpettine

Ingredienti

30 g di farina di riso
15 g di miso
160 g di okara di soia
25 g di pane grattugiato
300 g di patate
q.b. di sale aromatizzato
Per coprire

50 g di pane grattugiato
1 cucchiaio (10 ml) di olio extravergine d'oliva

Preparazione

Per preparare questa ricetta abbiamo utilizzato l’okara autoprodotta, ovvero il prodotto “di scarto” che rimane dopo avere preparato il latte di soia a partire dai semi di soia gialla.
Dopo 20 minuti di cottura, il tutto verrà filtrato: la parte liquida sarà il latte, mentre la purea residua è chiamata okara.
Sbucciare, lavare e tagliare le patate a quadretti. Dunque portarle ad ebollizione e cuocere fino a quando risulteranno morbide.
Nel frattempo, versare l’okara in una ciotola capiente e salare a piacere con il sale aromatizzato.
Sciogliere il miso in 20 ml di acqua salata, ed aggiungerlo al composto di okara.
Il miso è un prodotto derivato dalla fermentazione della soia (e/o del riso) e dell’orzo: amatissimo nella cucina orientale, il miso è largamente impiegato per insaporire salse, zuppe e minestre. In questo caso, lo utilizzeremo per aromatizzare le polpettine di okara.
Quando le patate saranno pronte, schiacciarle poche per volta con lo schiacciapatate, aggiungendole all’okara.
Aggiungere dunque il pane grattugiato e la farina di riso fino ad ottenere un composto piuttosto morbido, ma che si riesca a modellare con le mani.
In un tagliere, versare uno strato di pane grattugiato, dunque l’impasto: schiacciare il tutto con le mani, fino ad ottenere un disco dallo spessore di circa 1.5 cm. Ricoprire il disco con il pane grattugiato.
A questo punto, formare dei piccoli cerchi con un coppa pasta e rotolarli nuovamente nel pane grattugiato. Si dovrebbero ottenere 9-10 polpettine.
Scaldare un cucchiaio di olio extravergine d’oliva in una padella in pietra. Quando l’olio sarà caldo, far rosolate le polpettine 2 minuti per lato.