Come pulire e gustare i “bastardoni” Fichi d’India
Il fico d’india (Opuntia ficus indica) è specie che oltre a realizzare una produzione estiva di frutti dolci e carnosi, se forzata, produce in autunno frutti chiamati commercialmente “bastardoni” . Sono frutti più grossi del normale ottenuti attraverso una tecnica colturale chiamata “scozzolatura”. All’inizio dell’estate, subito dopo la fioritura si procede alla eliminazione di tutti i fiori e delle pale di un anno; l’ opunzia, stressata, provvederà ad effettuare una seconda fioritura con un minor numero di fiori dai quali matureranno frutti tardivi, maturati in un periodo più piovoso, più radi e dunque più grossi, pronti per il consumo in novembre, dicembre.
Il frutto del fico d’india è una bacca con buccia e polpa di colore verde, gialla o rossa a seconda della varietà; la buccia è ricoperta da alveoli di spine gialline, sottili, che si staccano facilmente svolazzando di qua e di la in attesa di conficcarsi su qualche parte esposta del tuo corpo; per accedere alla polpa croccante e succosa del frutto è necessario affrontare la cosa sapendo che di sicuro qualche spina arriverà a destinazione.
Istruzioni per l’uso
Munirsi di guanti (meglio se di gomma) per maneggiare i frutti con relativa sicurezza
Lavare abbondantemente i frutti sotto un potente getto d’acqua corrente
Procedere al taglio trasversale delle buccia cominciando dalle estremità del frutto
Praticare un taglio longitudinale incidendo la buccia senza intaccare la polpa
Sollevate i lembi dell’incisione e tirandoli verso il basso scollare la polpa del frutto dalla buccia Afferrare il frutto e tirare per separarlo completamente dalla buccia
Evitare di maneggiare i frutti con le mani che indossano i guanti utilizzati per togliere la buccia perché le spine passeranno rapidamente dal guanto al frutto e con la stessa velocità vi si conficcheranno sulle labbra o peggio sul palato.
Se non siete stati abituati a mangiare fichi d’india sin da bambini, al primo morso della polpa croccante, quando vi sentirete riempire la bocca di piccoli semi legnosi, avrete l’impulso di sputarli fuori uno ad uno; fatevi forza e dopo una sommaria masticazione ingoiate il tutto, senza distinzione. Se poi il frutto vi piace (e vi piacerà di sicuro) non fate come con le ciliegie, un frutto tira l’altro: i fichi d’india sono molto costipanti e non è certo il caso di esagerare. Dopo avere mangiato fichi d’india che contengono elevate quantità di tannino chiudete il pasto senza consumare altro cibo perché ogni altro alimento o bevanda avrà gusto metallico assai poco gradevole.